PARROCCHIA SAN GIACOMO MAGGIORE IN SUSTINENZA
La parrocchia di Sustinenza (il nome “Sustinenza” potrebbe derivare da “sustinēre”, ovvero consolidare un argine, proprio per la presenza dei molti fossi che circondano il territorio o, in minore concorrenza, da una derivazione del “Sustine et abstine”: “Accontentati e astieniti”).
La chiesa di S. Giacomo in Sustinenza fu edificata nei primi anni del XV sec. per volontà del nobile Iacopo Dal Verme. L’erezione in parrocchia risale al 1553. La chiesa fu distrutta da un bombardamento nel 1945 e ricostruita nelle forme attuali nel 1947.
Esternamente l’edificio si presenta con facciata a rivolta ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate, separate da due file archeggiature impostate su colonne in marmo rosso Verona, con presbiterio quadrangolare rialzato di un gradino e concluso con abside semicircolare. I prospetti interni sono intonacati e tinteggiati; l’invaso dell’aula è coronato da una cornice modanata con fregio iscritto che si prolunga cingendo le pareti del presbiterio; ai lati del presbiterio sono posti due dipinti realizzati dal pittore Agostino Pegrassi (1929-1930). La navata maggiore è coperta da una volta a botte con unghie laterali; le navate minori sono chiuse da una controsoffittatura inclinata con decorazione a finti cassettoni; il presbiterio è sovrastato da una controsoffittatura piana decorata a cassettoni e con un motivo ornamentale centrale. Copertura a due falde in corrispondenza della navata centrale e del presbiterio; coperto ad unica falda lungo le navate minori; struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate con asse maggiore longitudinale, separate tra loro da due file di tre colonne impostate su basamento quadrangolare; la navata maggiore si prolunga con il presbiterio quadrangolare, rialzato di un gradino e concluso con abside a sviluppo semicircolare. A lato del presbiterio si collocano la sacrestia, sul lato meridionale, e la cappella feriale, sul alto opposto. Lungo i fianchi dell’aula (navate laterali), si aprono due semi-cappelle laterali con altare emergenti di ridotta profondità. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata (navata centrale); lungo entrambi i fianchi dell’aula (navate minori) è presente un’entrata laterale. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale del presbiterio.
Veduta esterna della Chiesa antica
Facciata
Facciata neo-palladiana. Rivestimento ad intonaco di colore.. Orientamento ad occidente. Al centro del corpo centrale, leggermente avanzato rispetto alle due ali laterali, si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare. Più in alto un’ampia finestra di forma semicircolare illumina l’interno dell’edificio. Chiude il prospetto il timpano schiacciato e aggettante con cornice decorata a denti di sega.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce e con tessitura regolare. I paramenti murari esterni presentano un rivestimento ad intonaco; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata maggiore è coperta da una volta a botte con unghie laterali; le navate minori sono chiuse da una controsoffittatura inclinata con decorazione a finti cassettoni; il presbiterio è sovrastato da una controsoffittatura piana decorata a cassettoni e con un motivo ornamentale centrale; il catino absidale a sviluppo semicircolare è scandito da finte costolonature dipinte ed arricchito con pitture murali raffiguranti simboli eucaristici. Le strutture voltate e di orizzontamento sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
Copertura a due falde in corrispondenza della navata centrale e del presbiterio con presunta struttura portante composta da capriate lignee a schema statico semplice; coperto ad unica falda lungo le navate minori sostenuto da falsi puntoni lignei in pendenza; orditura secondaria costituita da arcarecci e travetti con sovrapposto assito; manto in coppi di laterizio.
Veduta esterna della chiesa attuale
Con la realizzazione della tinteggiatura interna, la chiesa ha infine riacquistato nitore e atmosfera di raccolta solennità.
Sulle due vetrate laterali della grande trifora della facciata principale vediamo ora raffigurati la Chiesa di Sustinenza e il Santuario di Santiago de Compostela; nella grande vetrata centrale emerge la figura dell’apostolo Giacomo mentre, tra due guardie, viene condotto al martirio: risaltano il bastone uncinato e la conchiglia, segni distintivi del pellegrino.
Tra i due finestroni è stato collocato il quadro raffigurante “San Giacomo ai piedi della Madonna con Bambino”, dipinto da Giulietto Accordi nel 1937.
Nelle due nicchie situate lateralmente nella parte anteriore della chiesa, vicino al presbiterio, sono state poste la statua della Madonna Addolorata, opera in cartapesta di un anonimo autore del 1700, e di San Giuseppe col Bambino, statua in legno di un maestro artigiano altoatesino.
I quadri delle stazioni della “Via Crucis”, l’altare e il pulpito con il leggio, sono stati eseguiti da artigiani del luogo: abilissimo lavoro d’intarsio con tasselli di legno di diverso colore.
L’interno della chiesa come appare oggi
Poco conosciuti, e purtroppo poco ammirati, sono i due grandi dipinti di Agostino Pegrassi (Verona, 13 ottobre 1900 – Sandrigo, 21 febbraio 1957) posti in alto sulle pareti laterali del presbiterio.
Nell’affresco di sinistra – per chi guarda l’Altare Maggiore -, inginocchiata tra i due figli, la mamma di Giacomo e Giovanni chiede a Gesù: “Promettimi che questi miei figli saranno uno alla tua destra e uno alla tua sinistra quando tu sarai nel tuo regno” (Matteo, 20,21). Sotto al nome del pittore è bene leggibile la data di ultimazione del quadro: 1929. Nel dipinto di destra Giacomo ascolta il giudizio del re Erode Agrippa I che ne decreta la condanna. San Giacomo fu il primo tra gli apostoli di Gesù a subire il martirio, compiuto nel 44 d.C. Per l’esecuzione dell’opera Pegrassi prese chiara ispirazione da Andrea Mantegna. Nella Cappella Ovetari della Chiesa degli Eremitani a Padova, Mantegna dipinse, tra il 1450 e il 1454, un ciclo di affreschi sulla vita di San Giacomo: il dipinto di Sustinenza è del tutto simile al “Giudizio di San Giacomo” del maestro padovano.
Giacomo ascolta il giudizio del re Erode Agrippa I
Il restauro della pala di Felice Brusasorzi (Verona, 1539 ca. – 1605), definita da L. Simeoni “degna di una cattedrale” ( in Verona. Guida storico-artistica della Città e della Provincia. Verona, 1909), ha prodotto una scoperta: uno dei Santi raffigurati – il primo da sinistra, in seconda fila – non è Antonio da Padova, ma San Pietro da Verona Martire, per il caratteristico coltello conficcato sulla nuca. Ai piedi della Madonna con Bambino, raffigurata tra un trionfo di piccoli angeli, i Santi sono: Biagio, Giacomo, Francesco di Paola, Giovanni Evangelista, Pietro di Verona e Francesco di Assisi.
Il citato dipinto di Felice Brusasorzi
ORATORIO SEREGO A SUSTINENZA
L‘oratorio dedicato all’Immacolata Concezione, comunemente detto “della Madonnina”, sorse accanto alla dimora dei conti Serego Allighieri.
Secondo una tradizione, di cui si riferisce nella visita effettuata dal vescovo Sebastiano Pisani I nel 1654, esso fu eretto dopo la peste del 1630 su iniziativa del fattore dei Serego. Passata a vari proprietari, aveva inglobato una venerata immagine della Vergine dipinta a fresco sopra uno capitello posto sul luogo in cui si dipartiva la strada per Sanguinetto.
All’interno un’epigrafe nel pavimento con lo stemma di famiglia, ricorda Lavinia Serego che ivi venne tumolata nel 1724.
Un ringraziamento particolare al Comune di Casaleone, alla Gazzetta di Mantova e al Prof. Angelo Scappini per la documentazione storica sustinentina.
INDIRIZZO
Parrocchia San Giacomo Maggiore Apostolo in Sustinenza
Piazza IV Novembre, 2
37052 Sustinenza di Casaleone – Verona
tel. 0442.331713
e-mail. parrocchiacasaleone@gmail.com